Ecuador

L’Ecuador è stato uno dei Paesi più selvaggi che abbia mai visitato — nel senso più bello del termine. Forse perché lì ho avuto la mia prima esperienza nella foresta amazzonica: giorni interi immersa in una natura infinita, tra alberi imponenti e animali nascosti che solo le guide locali, cresciute nella giungla, sanno scovare.
Ricordo ancora la nostra guida che, di notte, riuscì ad individuare un caimano dal luccichio degli occhi a metri di distanza, o quando scovò un anaconda su un ramo e la tirò fuori con il remo della barca a mo’ di spaghetto per mostrarcela da vicino… pura meraviglia (e un po’ di brividi!).

Monte Corazón

Ma l’Ecuador non è solo Amazzonia: i vulcani sono uno dei tanti protagonisti. Ho trascorso alcuni giorni nella zona del Cotopaxi, 5.897 m di altezza. La proprietaria dell’ostello dove mi trovavo mi ha suggerito di iniziare scalando il Monte Corazón (la cui vetta raggiunge 4.790 m), che lei stessa percorreva fin da bambina con i suoi nonni. Io, però, non sono riuscita ad arrivare fino alla cima: il vento fortissimo, il freddo e alcuni tratti pericolosi senza funi di sicurezza, dove serviva aggrapparsi con le mani alla roccia su un sentiero troppo stretto per camminare in equilibrio, mi hanno fatto fermare prima. Un’esperienza intensa che mi ha insegnato quanto le persone qui siano abituate a scenari per me impervi.

Vulcano Cotopaxi

Il giorno dopo, nonostante tutto, mi sono incamminata verso il Cotopaxi, accompagnata da una guida che ci informò con tranquillità che era in corso un’allerta arancione per rischio eruzione (dato che il vulcano stava già eruttando cenere e polveri varie): “se suonano le sirene, abbiamo circa 2 ore per evacuare”… Io ero agitata, lui sereno. Una lezione incredibile su come convivere con la natura.

Le grandi città

Ecuador però non è solo natura e spensieratezza: nelle grandi città come Quito bisogna prestare attenzione alla sicurezza. Io stessa ho dormito in un ostello protetto da cancelli blindati, e pochi giorni dopo la mia partenza lì si è verificata una rapina a mano armata. Un episodio che fa riflettere, ma che non dovrebbe fermare dal visitare il Paese: basta muoversi con cautela.

Le isole

Alle isole Galápagos, invece, è tutta un’altra storia. Sicure, pacifiche, magiche: un vero paradiso dove uomini e animali convivono in armonia. Ti capita di cedere la panchina a un leone marino curioso, o di vedere tartarughe giganti sui cartelli stradali al posto delle mucche. Tra iguane marine che si riscaldano sulle rocce e squali martello che nuotano al tuo fianco, sembra di vivere in un documentario.

Juanchito al Rescate

L’isola di Santa Cruz resterà sempre nel mio cuore: lì ho passato un mese in un rifugio per cagnolini abbandonati. Vederli donare amore e fiducia nonostante tutto quello che avevano subito, è stata una lezione di vita più grande di qualsiasi viaggio.

Ecuador per me significa questo: selvaggio, autentico, sorprendente. Un Paese che ti mette alla prova ma allo stesso tempo ti regala emozioni immense.

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